Costruire una traccia è come scrivere un racconto. Perché riesca bene e possa piacere, ha bisogno di un’introduzione, uno svolgimento centrale, e un termine che aiuti a mettere assieme tutti i tasselli della storia.
La traccia di CARSO Trail è il racconto del territorio che chiamiamo casa, delle nostre esperienze quotidiane e del rapporto di conoscenza intimo, personale che abbiamo sviluppato coi sentieri del carso sloveno e italiano. La sfida, quindi, è cercare di racchiudere le bellezze di questa regione in circa 350 chilometri, inanellando una connessione logica di punti sulla carta.
Ma come nasce una traccia?
Il primo passo è generalmente l’inquadramento dell’area geografica. Potete immaginarci in religioso silenzio davanti ad un dispiego di carte geografiche, oppure in un chiassoso brusio illuminati dal monitor del computer. In entrambi i casi, cerchiamo di individuare il format che meglio si adatta allo sviluppo del territorio: sarà un anello, oppure un percorso lineare da A a B?
Cominciamo allora a cerchiare gli highlight della zona, ipotizzando la maniera migliore per collegarli. Ed è qui che si apre la seconda, ma non meno importante, questione: che tipologia di traccia si adatta meglio alla regione, gravel o MTB? La morfologia del territorio e le caratteristiche del suolo in genere ci orientano nella scelta. In Slovenia, ad esempio, i singletrack sono riservati ai pedoni e dobbiamo quindi ripiegare sulle strade bianche, generalmente carrabili, affacciandoci al pettinato gravel della Primorška e Kraška. Non c’è poi una discriminazione a priori dell’asfalto, che in alcuni frangenti si rivela non solo un’ottima opzione, ma anche un comodo alleato per combattere stanchezza e portage. Spesso, però, preferiamo le sue alternative sterrate, per eliminare i potenziali pericoli del traffico veicolare.
Quando la pianificazione astratta della traccia è conclusa, siamo pronti per una o più ispezioni pratiche. Queste sono sicuramente le fasi più divertenti, ma richiedono anche una grande concentrazione e capacità di valutazione: i giri di prova sono il tassello cruciale nella costruzione di un percorso omogeneo, piacevole e di chiare intenzioni. Il nostro compito, infatti, non si riduce alla verifica della percorribilità delle strade scelte, ma richiede anche di immaginare come la traccia possa mutare in condizioni meteorologiche avverse o al buio. Ci domandiamo spesso come ci sentiremmo ad affrontare un determinato passaggio sotto la pioggia, e per giunta al buio.
Conclusa la verifica, possiamo validare la traccia ed apportarvi le eventuali modifiche necessarie, pronti a pedalare assieme a voi!
Photo and text credits: Exploro.cc